Carpe diem

Mi chiamo Giusy, sono nata nel 1986. Nel 2001 mi sono fidanzata con colui che dopo tre anni è diventato mio marito, e insieme, Dio ci ha concesso la gioia di avere due figlie stupende.

 Voglio però ritornare indietro di qualche anno; lo scopo di questa testimonianza, non è raccontare i fatti miei ma dare gloria a Dio, e presentare  un Dio grande e pieno di misericordia. Quindi ritorno a quando ero una bambina. Nella mia famiglia eravamo in cinque, i miei genitori e tre figli, due maschi ed io, unica femmina. Quando avevo 9 anni i miei si separarono, devo essere sincera, non ricordo di aver sofferto tanto a causa di ciò, non so perché. Certo mio padre già era spesso fuori per lavoro;quando non è più ritornato, probabilmente il peso sarà stato minore. Mia madre, dopo un periodo di malattia, si è rimboccata le maniche, ed ha iniziato a lavorare per poter portare avanti noi figli, senza mai farci mancare nulla. Io crescevo e iniziavo ad avere amiche un po’ più grandi di me, nelle quali trovavo nuovi punti di riferimento; loro già si truccavano, uscivano da sole, fumavano, etc. Io avevo 12 anni, indossavo ancora gonne a fiorellini credendo di restare fuori da alcuni vizi ed abitudini che detestavo. Ma da quel momento non è stato più così; il mio abbigliamento è cambiato completamente ed anche il mio modo di pensare. Con queste “amiche” ho iniziato a fumare e ad uscire di sabato; crescevo e dentro di me  cresceva pure un vuoto sempre più grande. Avevo tante amiche, con le quali si usciva per andare a divertirsi, almeno questo era ciò che si sperava, frequentando feste, concerti, e tanto shopping; insomma tutto ciò che le ragazzine vorrebbero, ma io non ero per niente felice, al punto che, tante volte, ho desiderato morire. Nella mia famiglia sono tutti di fede cattolica, ed ho perfino uno zio sacerdote. Posso dire  di essere cresciuta amando il Signore. Infatti mi rivolgevo spesso a Dio; prima di addormentarmi, facevo preghiere ordinarie e rituali per poter andare in paradiso. L’ 8 marzo 2001, una settimana prima dei miei 15 anni, ho conosciuto un ragazzo educato in parte in una famiglia evangelica. Ci siamo fidanzati dopo un mese,  il 7 aprile. Frequentando la sua famiglia mi sono trovato a contatto con un’altra realtà di fede, dove si parlava di Dio in maniera diversa da come mi era stato insegnato.  Amavo già il Signore (come già detto) ma questo mio amore si fermava a quella croce e alle immagini sacre in casa di mia madre, di parenti ed amici. Intanto più sentivo parlare di Gesù in questo modo nuovo e più diventavo curiosa e iniziavo a fare un sacco di domande ai miei suoceri e a mia cognata (ora sorella in Cristo,  ma anche la sorella che ho sempre desiderato avere,  e Dio l’ha provveduta in un modo meraviglioso). E’ stata questa mia curiosità che mi ha portato ad accettare l’invito di mia suocera ad andare una domenica al culto in una Chiesa Evangelica. Devo dire, in quel momento mi sentivo spaesata, non vedevo l’ora che finisse tutto, per correre a casa mia. Sembravano tutti matti. Da allora non sono più andata in quella chiesa, fino a che un giorno sentii forte il desiderio di andare ad ascoltare la Parola di Dio, così chiamai mia cognata, la quale mi venne a prendere e mi portò in chiesa. Fu quella sera che feci una vera esperienza con Gesù . . . io ero alla ricerca di Gesù, non volevo più vivere con quel vuoto opprimente. Un pastore, quella sera fece un appello, mentre predicava l’Evangelo, e disse: "Tu che stai cercando Gesù, alzati dal tuo posto e vedrai che Gesù si lascerà trovare da te!". . . mi sembrava per certo che stesse parlando a me, perché era ciò che vivevo. Esitai prima di alzarmi, anche se il mio cuore fremeva dentro di me. Al secondo invito mi alzai e fu proprio in quel momento che sperimentai con grande commozione l’amore di Gesù. Era la primavera  del 2004. Gesù Cristo, ha cambiato la mia vita; ad ottobre chiesi perdono dei miei peccati, mentre ero in una riunione, ed il Signore operò la sua salvezza, liberandomi completamente dal fumo. Il 3 luglio 2005 sono potuta scendere nelle acque del battesimo per immersione, proprio come ha fatto Gesù e ha celebrato la prima chiesa cristiana.                                   

Ogni giorno Gesù si manifesta nella mia vita, nonostante le mie debolezze; tante volte sono venuta meno all’impegno spirituale preso in quel giorno, l’ho perfino lasciato a mia vergogna, ma Egli mi ha rialzata, presa per la mano e con grande amore riportata vicino a Lui ! Quel vuoto ora non c’è più, è stato riempito da Gesù! Dio è stato buono con me, ha avuto misericordia, mi ha fatto del bene . . . non meritavo tutto ciò: pace, amore, gioia; ciò non doveva appartenere a me, eppure mi appartengono pienamente perché Gesù su quella croce portava tutto il mio fallimento. Nessun altro poteva darmi un così grande amore. Ora voglio rivolgermi a te che ti trovi per caso a leggere (che poi scoprirai che un caso non è) non andare più a destra e a sinistra cercando di trovare qualche cosa che neppure tu sai;  oggi tutti dicono spesso “Carpe Diem”,  “cogli l’attimo”. Cosa ne sai se quell’attimo sarà buono per la tua vita? E ti costerà talmente caro che avresti voluto non coglierlo mai! Io ti invito a fermarti oggi, in silenzio, ad ascoltare ciò che Dio ha da dirti leggendo la sua Parola, la Bibbia e scoprirai come vuole cambiare la tua vita, donandoti quella pace che nessuno mai potrà toglierti, neppure nella tempesta più buia. Carpe Diem . . . Si! Ma con Gesù. Con quest’attimo colto puoi stare certo che non te ne pentirai mai!

Dio ci benedica!